La caduta di capelli, fino a un centinaio al giorno, va considerata un normale processo fisiologico di ricambio della capigliatura.
Nel corso del suo ciclo di vita, un capello attraversa tre fasi: una nascita, un lungo periodo di crescita ed una morte; dalla matrice produttiva dei capelli, infatti, poco dopo la caduta di uno di essi se ne forma un altro che seguirà le orme del predecessore; questo andamento ciclico si ripeterà (circa 20 volte) per tutta la vita dell’individuo.
E’ perciò naturale che si trovino dei capelli sul pettine e nel lavandino dopo il lavaggio. La situazione diventa anormale se, in seguito alla caduta dei capelli, si ha la ricrescita di steli con diametro minore o addirittura una mancata ricrescita. La caduta dipende dalla quantità di capelli presenti sul cuoio capelluto (da 100 a 200mila unità circa). Pertanto tale caduta può interessare dai 30 ai 100 capelli in media al giorno.
Naturalmente, per non avere diradamento e calvizie è necessario che tutti i capelli che cadono vengano sostituiti Quindi, anche se cadono solo dieci capelli al giorno, può aversi calvizie se ne vengono sostituiti solo nove o meno.
Le cause possono andare dagli shock emotivi, ai periodi di super-attività (studio, responsabilità professionali, difficoltà familiari, problemi di relazione, ecc.), alle attività sportive o professionali faticose specialmente se non associate ad una alimentazione corretta, fino al superlavoro e alle malattie debilitanti.
Nei cambi stagionali (autunno-primavera) la caduta spesso aumenta perché l’uomo conserva una forma ridotta di “muta” come accade ad altri mammiferi pelosi. Tra aprile-maggio e settembre-novembre alcuni ormoni, stimolati dalle ore di luce, attivano un processo più intenso di caduta dovuto alla “sincronizzazione” delle fasi di crescita. Questo è un fatto fisiologico.
Stati emotivi alterati, soprattutto se prolungati, possono provocare un aumento anche molto pronunciato di caduta di capelli. In tali casi un intervento diretto sulle cause del fenomeno nonché trattamenti locali e, se necessario generali adeguati, possono riportare in breve tempo le condizioni alla normalità con elevate probabilità di successo.
Alcuni farmaci possono causare una eccessiva perdita di capelli ed in particolare alcune classi di antibiotici e gli antidepressivi. Generalmente interrompere la terapia farmacologica causa il ripristino di un ciclo pilifero normale, anche se è utile “aiutare” i capelli con sostanze nutrienti e rinforzanti soprattutto se la malattia ha avuto un effetto debilitante.